Giardino vescovile: Lettera aperta al sindaco di Bressanone

Egregio Sig. Sindaco Pürgstaller,

Con riferimento alle notizie riportate giovedì 9 luglio dall’Alto Adige riguardo alla sua conferenza stampa di ieri a proposito del giardino vescovile di Bressanone, mi permetta di risponderle brevemente come segue.

1)      Italia Nostra Alto Adige-Südtirol è un’associazione di cittadine e di cittadini che si battono per la salvaguardia del patrimonio storico artistico e naturale della nostra patria/Heimat. Ciò che intendiamo ottenere con quelle che lei chiama “provocazioni”, e che nel linguaggio della vita democratica si chiamano “prese di posizione”, non è che la protezione di questo patrimonio.

2)      Se ciò che io sostengo sia senza senso o fuori luogo, come lei afferma, forse sarebbe prudente lasciarlo dire ai cittadini. Io mi limito a raccogliere le molte preoccupazioni di quanti vivono a Bressanone, e non solo di quelli che fanno capo al Comitato Civico per il Giardino Vescovile.

3)      Il fatto che dei paventati parcheggi non si sia mai discusso in Consiglio Comunale, non esclude che della cosa si sia parlato altrove. Se così non fosse le preoccupazioni di Italia Nostra, che non vogliono essere un attacco gratuito, come lei sostiene, ma la segnalazione di un possibile allarme, non meriterebbero la sua irritazione. Ma se della cosa si è già parlato altrove, se esistono contatti, accordi, decisioni nel cassetto, il momento di dirlo è questo e, se possibile, di “dialogare vivacemente” coi cittadini.

4)      Il fatto che la zona sia sotto vincolo non è garanzia di niente, come insegnano molti casi che anche lei ben conosce. I piani regolatori si cambiano (vedi i Prati di Koja), e la tutela degli insiemi si piega alle necessità del momento, non di rado manomettendo il paesaggio e l’ambiente.

5)      Non è mia intenzione influenzare le sue decisioni, presumerei troppo di me stesso. Né di farmi intimidire, presumerei troppo poco. Ma come cittadino di questa provincia (che la situazione di Bressanone la conosce meglio di quanto lei non sospetti), oltre che come rappresentante di una libera associazione di cittadine e di cittadini, sento il dovere di esortare lei e quanti hanno ricevuto dai cittadini il mandato di amministrare la cosa pubblica, al dovere di farlo nel rispetto della storia, della natura e del paesaggio, perseguendo nel mio agire il mandato della nostra Associazione.

6)      Io non ho detto che il costruendo parcheggio di Via Elvas, come riportato oggi dall’Alto Adige, non sia necessario. Ho detto che altri parcheggi in centro non sono necessari, visto che ci sarà presto anche il parcheggio di Via Elvas, la cui area è attualmente occupata solo da due vetture.

7)      Che dietro il parcheggio di Via Elvas ci sia addirittura un attento studio progettuale, come dice il Vicesindaco Pedron, è cosa che forse, arrivati a questo punto, si potrebbe anche trascurare di sottolineare.

8)      Dal tono generale della conferenza stampa si evince che nessun parcheggio mai verrà costruito a ridosso del giardino vescovile. Riteniamo la sua risposta un impegno e ci riteniamo soddisfatti. Di un possibile futuro incontro con lei ci rallegriamo molto, e siamo pronti a discutere con lei su qualsiasi punto, anche se riteniamo che la sede migliore siano sempre le pubbliche assemblee dei cittadini. La saluto con cordialità

Umberto Tecchiati

Sehr geehrter Herr Pürgstaller,

Mit Bezug auf den von der Tageszeitung “Alto Adige” von Donnerstag, den 9. Juli, veröffentlichten Beitrag über Ihre gestrige Pressekonferenz zum Thema Hofburggarten, erlauben Sie mit bitte Ihnen wie folgt zu antworten.

1)      Italia Nostra Alto Adige-Südtirol  ist ein Verein von Bürgerinnen und Bürgern, der sich für den Schutz des kunsthistorischen und landschaftlichen Erbes unserer Heimat einsetzt. Das was wir mit unseren „Provokationen“,wie Sie es nennen, die ich aber als im demokratischen Leben übliche „Stellungnahmen“ bezeichnen würde, erreichen wollen, ist nichts anderes als der Schutz diese Erbes.

2)      Ob die Argumente, die ich vertrete sinnlos oder abwegig sind, wie Sie behaupten, sollten die Bürger selbst beurteilen. Ich beschränke mich darauf, die vielen Sorgen von Brixner Brügern und nicht nur von denen, die sich im Bürgerkomitee für die Rettung des Hofburggartens zusammengeschlossen haben, zu sammeln.

3)      Der Umstand, dass über die befürchteten Parkplätze im Gemeinderat nie diskutiert wurde, schließt nicht aus, dass nicht anderenorts darüber beraten wurde. Wenn es nicht so wäre , würden die von Italia Nostra vorgebrachten Sorgen, die nicht einen haltlosen Angriff darstellen, sondern in der Bevölkerung vorhandene Sorgen zum Ausdruck bringen, nicht den Bruchteil Ihrer aufgeregten Reaktion verdienen. Sollte aber über dieses Vorhaben außerhalb des Gemeinderates geredet oder verhandelt  worden sein bzw. sollten entsprechende Pläne in den Schublade liegen, wäre es an der Zeit, dies öffentlich zu machen und mit den Bürgern in den Dialog zu treten.

4)      Die Tatsache, dass dieser Stadtbereich unter Schutz steht, stellt noch lange keine Garantie dar, wie viele Beispiele beweisen, die auch Sie gut kennen. Die Bauleitpläne können abgeändert werden (siehe Kojawiesen), der Ensembleschutz  kann geopfert werden, und Geld, um die Landschaft und die Natur zu verschandeln, findet man auch in Krisenzeiten.

5)      Es ist nicht meine Absicht Ihre Entscheidungen zu beeinflussen, ich würde zuviel von mir verlangen, aber ich werde mich auch nicht einschüchtern lassen, das bin ich mir schuldig. Als Bürger dieses Landes, der Brixen besser kennt als Sie vermuten, und als Vertreter einer freien Vereinigung von Bürgerinnen und Bürgern fühle ich mich verpflichtet, Sie und alle die einen Auftrag erhalten haben, die Gemeinde zu verwalten, dies mit dem notwendigen Respekt vor der Geschichte, der Landschaft und der Natur zu tun.

6)      Ich habe nicht behauptet, wie in der heutigen Ausgabe des “Alto Adige” wiedergegeben, dass der Parkplatz in der Elvaser Straße nicht notwendig sei. Ich habe behauptet, dass andere zusätzliche Parkplätze im Stadtzentrum eben durch den Bau dieses Parkplatzes, der zur Zeit von zwei Pkw besetzt wird, nicht mehr notwendig sind.

7)      Dass eine genaue Projektstudie dem Bau des Parkplatzes in der Elvaser Straße zugrunde liegt, wie Vizebürgermeister Pedron behauptet, könnte man unter diesen Umständen auch unterlassen zu betonen.

Aus dem allgemeinen Tenor der Pressekonferenz kann man ableiten, dass kein Parkplatz beim Hofburggarten gebaut werden wird. Diese Antwort sehen wir als Verpflichtung und sie befriedigt uns. Wir freuen uns auf eine etwaige Aussprache mit Ihnen und sind natürlich bereit, über alle Aspekte zu diskutieren, auch wenn wir von Italia Nostra Alto Adige/Südtirol überzeugt sind, dass dies auf einer Bürgerversammlung geschehen sollte.

Mit freundlichen Grüßen

 Umberto Tecchiati

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