Gli ambientalisti sarebbero, secondo Ansaloni (Alto Adige di giovedì scorso), affetti da strabismo perché si battono contro l’aeroporto e non contro i pesticidi. Motivo: la battaglia contro l’aeroporto sarebbe “politicamente più remunerativa”. Si badi che le associazioni ambientaliste non devono presentarsi agli elettori e ottenerne voto e investitura e quindi è difficile capire in cosa consisterebbe la remuneratività politica di certi temi rispetto ad altri.
Ansaloni riconosce alle associazioni ambientaliste una forza organizzativa e una pianificazione della lotta contro il Golia-provincia straordinariamente efficace, ma essa è appunto quella di Davide. Egli vince, alla fine, facendosi forte della sua fionda. Le associazioni ambientaliste locali, invece, non vincono niente da sempre. E se non vincono loro, perde il paesaggio, l’ambiente, i beni culturali, i diritti di tutti. Questo anche grazie (talvolta, fortunatamente non sempre) ai buoni uffici di alcuni che individuano il problema nello strabismo delle associazioni ambientaliste e non, come dovrebbero, nel potere locale. E poi gli strabici saremmo noi.
Il post è inserito, con ovvi intenti pedagogici, nella categoria “educazione delle nuove generazioni”.
Umberto Tecchiati – Presidente di Italia Nostra-Bolzano